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Lettera aperta alla Ministra dell’Istruzione Senatrice Valeria Fedeli sulla adeguatezza didattica del docu-film «Alessandro Manzoni, milanese d’Europa» • 21 settembre 2017

Os­ser­va­zioni cri­ti­che sull’adeguatezza di­dat­tica del docu-film «Ales­san­dro Man­zoni, mi­la­nese d’Europa – L’immagine della pa­rola». Un film di Pino Fa­ri­notti. Re­gia di An­drea Bel­lati. Scritto da An­gelo Stella e Pino Fa­ri­notti. Pro­dotto dal Cen­tro Na­zio­nale Studi Man­zo­niani, con il con­tri­buto di Fon­da­zione Cariplo.

6 Stessa attrice ma film diversi
Si scambia il film «Conquest-Maria Walewska» con il film «Ninotcka». A chi era rivolto lo sguardo fulmineo di Napoleone?

Par­lato del docu-film – I nu­meri tra [pa­ren­tesi] si ri­fe­ri­scono ai fo­to­grammi a lato riportati.

Fa­ri­notti: «La sto­ria rac­conta che gli oc­chi del Ge­ne­rale e quelli dello stu­dente si in­cro­cias­sero per un mo­mento. Que­gli oc­chi che ne «Il Cin­que Mag­gio» lo scrit­tore avrebbe de­fi­nito “i rai fulminei”.

No­stre os­ser­va­zioni – Co­min­ciamo col ri­le­vare che Fa­ri­notti (noto per il suo “Di­zio­na­rio di tutti i film”) si è qui sba­gliato e pro­prio nel suo set­tore. Men­tre Fa­ri­notti pro­nun­cia que­ste frasi sui “rai ful­mi­nei”, scor­rono im­ma­gini da un film par­lato [1] e da un film muto [2]. Per quest’ultimo si tratta di “Na­po­léon“ di Abel Gance.

Per il primo [1] la di­da­sca­lia in so­vrim­pres­sione ci in­forma che si tratta di “Ni­not­chka di Ernst Lu­bitch, 1939”. Ma non è così.

Que­ste im­ma­gini sono in­fatti del film “Con­quest” (noto an­che come “Ma­ria Wa­lew­ska”), di Cla­rence Brown e Gu­stav Ma­cha­týha, 1937, con pro­ta­go­ni­sti Char­les Boyer (Na­po­leone) e Greta Garbo nella parte della no­bil­donna po­lacca, forse in­na­mo­rata di Napoleone.

La quale Greta Garbo era pro­ta­go­ni­sta (con Mel­vyn Dou­glas) an­che del film “Ni­not­chka”, che però non c’entra nulla (è un film di spio­nag­gio am­bien­tato nella Pa­rigi de­gli Anni ’30 del 1900).
E a fine docu-film, nei ti­toli di coda, si ri­pete il me­de­simo errore.

Per quanto ri­guarda i “rai ful­mi­nei”, e quanto la “sto­ria” avrebbe cer­ti­fi­cato sull’episodio del tea­tro, ri­cor­diamo che que­sto aned­doto è stato ri­por­tato per la prima volta dall’Abate Stop­pani nel suo «I Primi anni di Ales­san­dro Man­zoni», edito nel 1873.

A scanso di equi­voci, ri­cor­diamo che Stop­pani pre­ci­sava es­sere “i rai ful­mi­nei” ri­volti non al quin­di­cenne Man­zoni ma a una si­gnora che gli era se­duta a fianco nel palco dei So­ma­glia al Tea­tro alla Scala il 4 giu­gno 1800. Si trat­tava della ve­neta con­tessa Mas­si­mi­liana Ci­co­gnara, as­so­lu­ta­mente ostile (e non sot­to­voce) a Na­po­leone per il trat­tato di Cam­po­for­mio. Fa­cendo gli oc­chiacci alla con­tessa, an­che a tea­tro il Ge­ne­rale ci te­neva a fare ca­pire che sa­peva be­nis­simo della fronda anti-fran­cese di cui la Ci­co­gnara era espo­nente di spicco.

Il ge­ne­ra­lis­simo non gra­diva i cri­tici e lo ri­cordò ai co­niugi Ci­co­gnara alla prima oc­ca­sione. Due anni dopo, come è ri­cor­dato da De Gu­ber­na­tis che cita Gio­vanni Ro­sini («A. Man­zoni. Stu­dio bio­gra­fico», 1879, pag. 212):

«Col cuore sem­pre vòlto a com­pian­gere la ca­duta e il de­stino della ve­neta Re­pub­blica, sua cara pa­tria, ella [la Ci­co­gnara, nel 1802] fece gran plauso a certi versi del poeta Ce­roni Man­to­vano, che trat­ta­vano quell’argomento [di­spo­ti­smo di Na­po­leone] e che fu­ron letti, per quanto mi venne ri­fe­rito, tra un gran nu­mero di con­vi­tati, a pranzo da lei.

Per l’arditezza dei sen­ti­menti le­va­ron grido, e men­tre al­cuni se ne ri­pe­te­vano im­pa­rati a me­mo­ria, po­chi giorni ap­presso com­par­vero stam­pati colla in­ti­to­la­zione: Versi di Ti­mone Cim­bro a Cicognara.

Co­lui che co­man­dava in Mi­lano le armi fran­cesi, par­tir fece un gian­darme, che, cam­bia­tosi di bri­gata in bri­gata, recò ve­lo­cis­si­ma­mente i Versi a Na­po­leone, il quale colla stessa sol­le­ci­tu­dine or­dinò la de­sti­tu­zione del Ci­co­gnara, e la sua cac­ciata da Milano.»

PDF dell’Analisi cri­tica
in­dice dei venti epi­sodi