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Lettera aperta alla Ministra dell’Istruzione Senatrice Valeria Fedeli sulla adeguatezza didattica del docu-film «Alessandro Manzoni, milanese d’Europa» • 21 settembre 2017

Os­ser­va­zioni cri­ti­che sulla ade­gua­tezza di­dat­tica del docu-film «Ales­san­dro Man­zoni, mi­la­nese d’Europa – L’immagine della pa­rola». Un film di Pino Fa­ri­notti. Re­gia di An­drea Bel­lati. Scritto da An­gelo Stella e Pino Fa­ri­notti. Pro­dotto dal Cen­tro Na­zio­nale Studi Man­zo­niani, con il con­tri­buto di Fon­da­zione Cariplo.

7 Edizioni ‘pirata’
Immagini di edizioni ‘pirata’ de «I Promessi Sposi» vengono presentate con una consequenzialità tale da potere indurre lo spettatore a ritenerle come pensate da Manzoni e realizzate da Gonin

Par­lato del docu-film – I nu­meri tra [pa­ren­tesi] si ri­fe­ri­scono ai fo­to­grammi so­pra riportati.

Ros­sella Fa­ri­notti: «[1] Dalla prima edi­zione del 1827 fino all’edizione del 1840, la co­sid­detta “Qua­ran­tana”, sono state rea­liz­zate circa ses­santa edi­zioni il­lu­strate, [2] senza l’autorizzazione di Ales­san­dro Man­zoni. [3] Dal 1840, dun­que, Ales­san­dro Man­zoni ini­zia a se­guire an­che la parte dell’illustrazione dei Pro­messi Sposi. Quindi chiama de­gli au­tori, de­gli il­lu­stra­tori, di­se­gna­tori del tempo e li se­gue passo per passo du­rante [4] l’elaborazione ico­no­gra­fica. Ales­san­dro Man­zoni chiama [5] a in­ter­pre­tare i Pro­messi Sposi [6] l’illustratore e ar­ti­sta Fran­ce­sco Go­nin, che rea­lizza più di 400 vi­gnette [7] del romanzo. […]

No­stre os­ser­va­zioni – Sì, il let­tore ha in­teso bene. Dopo avere ri­cor­dato (scene da [1] a [3]) il grande nu­mero di edi­zioni “pi­rata” che se­gui­rono all’uscita de “I Pro­messi Sposi” nel 1827, dalla scena [4] alla [7], Ros­sella Fa­ri­notti dice ­al no­stro udito che «Man­zoni chiama a in­ter­pre­tare i Pro­messi Sposi Fran­ce­sco Go­nin, che rea­lizza più di 400 vi­gnette del romanzo».

Ma per 15 se­condi, da­vanti ai no­stri oc­chi, ven­gono pro­po­ste quat­tro il­lu­stra­zioni, che lo spet­ta­tore po­trebbe le­git­ti­ma­mente ri­te­nere es­sere parte delle «più di 400 vi­gnette» rea­liz­zate da Go­nin, su in­ca­rico di Man­zoni. È così?

Pur­troppo no! Pro­prio al con­tra­rio, le quat­tro il­lu­stra­zioni mo­strate nel docu-film sono al­cune delle do­dici il­lu­stra­zioni (pro­dotte dalla Li­to­gra­fia Ri­cordi), in­se­rite come ta­vole fuori te­sto in ven­dite ‘pi­rata’ della ‘Ven­ti­set­tana’.

Con vivo di­sap­punto di Man­zoni e non solo per ra­gioni eco­no­mi­che. Le im­ma­gini ‘pi­rata’, ol­tre che di mo­de­sta qua­lità ar­ti­stica, erano in­fatti sul tono di quelle usate per i ro­manzi di Scott, da cui Man­zoni in­ten­deva dif­fe­ren­ziarsi net­ta­mente (in pro­po­sito sug­ge­riamo al let­tore di con­sul­tare «Quale Man­zoni? Vi­cende fi­gu­ra­tive dei Pro­messi Sposi», Mi­lano, Il Sag­gia­tore, 1985 di Fer­nando Maz­zocca, anch’egli “ospite” del docu-film).

A scanso di equi­voci ri­por­tiamo nella loro in­te­rezza le quat­tro stampe uti­liz­zate da Ri­cordi per la ven­dita “pi­rata” del romanzo.

Va da sé che tali stampe nulla hanno a che ve­dere con le 405 il­lu­stra­zioni che Man­zoni ela­borò con un grande im­pe­gno ar­ti­stico ed eco­no­mico per la se­conda edi­zione del ro­manzo – la fa­mosa Qua­ran­tana – pub­bli­cata vent’anni dopo, tra il 1840 e il 1842.

PDF dell’Analisi cri­tica
in­dice dei venti epi­sodi