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Lettera aperta alla Ministra dell’Istruzione Senatrice Valeria Fedeli sulla adeguatezza didattica del docu-film «Alessandro Manzoni, milanese d’Europa» • 21 settembre 2017

Os­ser­va­zioni cri­ti­che sulla ade­gua­tezza di­dat­tica del docu-film «Ales­san­dro Man­zoni, mi­la­nese d’Europa – L’immagine della pa­rola». Un film di Pino Fa­ri­notti. Re­gia di An­drea Bel­lati. Scritto da An­gelo Stella e Pino Fa­ri­notti. Pro­dotto dal Cen­tro Na­zio­nale Studi Man­zo­niani, con il con­tri­buto di Fon­da­zione Cariplo.

12 Contorsioni topografiche
Si offrono immagini di alcuni “luoghi manzoniani” (ma escludendone altri) senza alcun commento e attraverso un percorso la cui logica appare oscura.

No­stre os­ser­va­zioni

[1] Senza pro­fe­rire pa­rola, Fa­ri­notti passa di fronte alla “Casa di Lu­cia”. Pro­se­guendo di­ritto per al­tri 100 me­tri si tro­ve­rebbe di fronte alla Chiesa di Don Ab­bon­dio in Olate [4]. Ma cam­bia idea.

[2] In­fatti, ap­pena vede un arco in mu­ra­tura (nulla a che ve­dere con “I Pro­messi Sposi”) po­sto poco sotto il sa­grato della chiesa di Olate, gira a de­stra e lo varca, al­lon­ta­nan­dosi così dalla Chiesa.

[3] Di colpo, Fa­ri­notti si ri­trova a ol­tre 1,5 chi­lo­me­tri di di­stanza, nell’angolo nord-ovest di Piazza Era a Pe­sca­re­nico (ma igno­rando il Con­vento dei Cap­puc­cini, uno de­gli epi­cen­tri del ro­manzo e per ciò Mo­nu­mento Nazionale).

[4] Cam­bia di nuovo idea e, con un balzo all’indietro, si ri­trova di fronte alla Chiesa di Olate.

[5] Si spo­sta a de­stra, verso la Chiesa di Ac­quate; la su­pera e passa sotto un al­tro por­tico (anch’esso non ri­fe­ri­bile ad al­cun­ché de “I Pro­messi Sposi”) po­sto die­tro la chiesa stessa.

[6] Scende verso il lago e si trova all’imbocco di via To­nio e Ger­vaso di Ac­quate, dove è po­sta la targa com­me­mo­ra­tiva dell’incontro tra Don Ab­bon­dio e i bravi. Sale lungo la via.

[7] Fa die­tro front e torna sui suoi passi. Fin qui la pas­seg­giata si è svolta senza al­cun commento.

[8] Fi­nal­mente il si­len­zio viene spez­zato. Fa­ri­notti legge il brano de “I Pro­messi Sposi” di cui ab­biamo già fatto memoria.

Il let­tore non deve pen­sare a una no­stra espo­si­zione ma­li­ziosa. È pro­prio ciò che viene rap­pre­sen­tato nel docu-film del Cen­tro Na­zio­nale Studi Man­zo­niani, per mo­strare i “luo­ghi man­zo­niani” di Lecco. Come ab­biamo vi­sto, non solo quelli “im­ma­gi­nati” ma an­che quelli “à la carte”, che forse in­con­trano il senso este­tico del re­gi­sta Bel­lati, come gli ar­chi in muratura.

Con buona pace de­gli As­ses­sori al Tu­ri­smo e alla Cul­tura di Lecco, che stanno cer­cando di co­sti­tuire un “per­corso man­zo­niano” che ab­bia un qual­che senso.

Il re­cen­te­mente re­stau­rato Con­vento dei Cap­puc­cini, in Piazza Pa­dre Cri­sto­foro, a Pe­sca­re­nico in Lecco (di cui il CNSM nel suo “tour lec­chese” si è di­men­ti­cato), è il terzo Mo­nu­mento Na­zio­nale de­di­cato alla fi­gura di Ales­san­dro Man­zoni – ol­tre a Villa Man­zoni al Ca­leotto di Lecco e alla casa na­tale di Mi­lano in Via Vi­sconti di Mo­drone 16 (già Via San Damiano).

Dopo la pa­ren­tesi fu­nam­bo­lica de­di­cata ai “luo­ghi man­zo­niani reali o pre­sunti”, ve­niamo al come, nel docu-film del CNSM, si opera una so­stan­ziale cen­sura nei con­fronti di due im­por­tanti mo­nu­menti – que­sti reali, rea­lis­simi – che espri­mono da sem­pre il le­game tra Man­zoni e Lecco: Villa Man­zoni al Ca­leotto e il Mo­nu­mento bron­zeo al poeta del 1891, vo­luto for­te­mente dall’Abate Stop­pani, alla te­sta di tutta la città. [vai al ca­pi­tolo suc­ces­sivo, de­di­cato a Villa Man­zoni al Ca­leotto di Lecco].

PDF dell’Analisi cri­tica
in­dice dei venti epi­sodi