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I terminali delle Trifore del Duomo di Milano costituiscono un unicum a livello mondiale.
Posizionate a circa tre metri dal suolo, queste 280 piccole sculture definiscono la dimensione “visibile” dell’intera statuaria della Cattedrale.
E non è un caso che proprio per queste opere d’arte, veramente a portata d’occhio del passante, venissero adottatate forme espressive schiettamente popolari.

I ter­mi­nali delle tri­fore del Duomo di Mi­lano co­stiui­scono un uni­cum a li­vello mon­diale. Po­si­zio­nate a circa tre me­tri dal suolo, que­ste 280 pic­cole scul­ture de­fi­ni­scono la di­men­sione “vi­si­bile” della sta­tua­ria. E non è un caso che pro­prio su que­sti pro­dotti, ve­ra­mente a vi­sta del pas­sante, si svi­lup­passe una forma espres­siva schiet­ta­mente popolare.

I ter­mi­nali delle tri­fore del Duomo di Mi­lano co­stiui­scono un uni­cum a li­vello mon­diale. Po­si­zio­nate a circa tre me­tri dal suolo, que­ste 280 pic­cole scul­ture de­fi­ni­scono la di­men­sione “vi­si­bile” della sta­tua­ria. E non è un caso che pro­prio su que­sti pro­dotti, ve­ra­mente a vi­sta del pas­sante, si svi­lup­passe una forma espres­siva schiet­ta­mente popolare.

I ter­mi­nali delle tri­fore del Duomo di Mi­lano co­stiui­scono un uni­cum a li­vello mon­diale. Po­si­zio­nate a circa tre me­tri dal suolo, que­ste 280 pic­cole scul­ture de­fi­ni­scono la di­men­sione “vi­si­bile” della sta­tua­ria. E non è un caso che pro­prio su que­sti pro­dotti, ve­ra­mente a vi­sta del pas­sante, si svi­lup­passe una forma espres­siva schiet­ta­mente popolare.