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8 marzo 2017 — Sul 232º anniversario della nascita di Manzoni (7 marzo 1785)

Che bella festa “pop”! Ci siamo tanto divertiti!

Quando l’infantilismo governa la cultura della città di Lecco.

Una nostra proposta innovativa per il 7 e l’8 marzo del prossimo anno, 2018.

Lecco, 7 marzo 2017. Dopo avere sentito la nostra sveglia, la Giunta Comunale si è ricordata di rappresentare la città di Manzoni. Verso sera sette Assessori su nove hanno festeggiato con una crostatina il genetliaco di Alessandro Manzoni. Ogni commento è veramente superfluo.

Il nostro richiamo del 7 marzo perché venisse almeno ricordato il genetliaco di Alessandro Manzoni (vedi QUI la nostra Nota sul libro “La famiglia Manzoni” di Natalia Ginzburg) ha sortito un effetto immediato. A distanza di poche ore la Giunta Comunale di Lecco quasi al completo si è lanciata in una performance straordinaria mostrando uno sprezzo del ridicolo veramente fuori dal comune.
La lettera aperta da noi inviata al Sindaco Virginio Brivio è già ampiamente esplicativa del fatto in sé e non richiede ulteriori commenti.

Per completezza di informazione, segnaliamo:

• il Comunicato del Comune emesso nel tardo pomeriggio del 7 marzo 2017 (vedi QUI), dopo avere ricevuto la nostra comunicazione del primissimo pomeriggio (vedi QUI);

• l’articolo “A Stoppani non va giù la torta col Manzoni”, “Corriere di Lecco”, 11 marzo 2017 (vedi QUI).

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Al Sindaco Brivio sulla “rimozione” di Manzoni da parte della Giunta
Lettera aperta del Centro Studi Abate Stoppani

232º anniversario della nascita di Manzoni (7 marzo 1785)
Che bella festa “pop”! Ci siamo tanto divertiti!
Quando l’infantilismo governa la cultura della città di Lecco.

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Una nostra proposta innovativa per il 7 e l’8 marzo del prossimo anno, 2018.
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Milano, 8 marzo 2017

Gentile Signor Sindaco,
visto che né il 6 né ieri mattina, 7 marzo, le Istituzioni cittadine avevano in alcun modo ricordato alla cittadinanza il 232º anniversario della nascita di Alessandro Manzoni (a differenza di Casa Manzoni di Milano), abbiamo ritenuto opportuno farlo noi.

Nel primo pomeriggio (tra le 14:00 e le 18:00) abbiamo quindi trasmesso a Lei; ai membri del Consiglio Comunale e della Giunta; a circa duecento personalità interessate alla cultura della città; ai presidi delle scuole superiori locali, una nota in cui si ricordava la ricorrenza.
Per dare corpo alla comunicazione, si allegava un nostro testo dedicato all’analisi critica del libro di Natalia Ginzburg “La famiglia Manzoni”, recentemente riedito da Einaudi. Questo testo è parte di un libro, che daremo presto alle stampe, sul rapporto tra il giovane Manzoni e Lecco.

Abbiamo deciso di analizzare il testo di Ginzburg perché, nel suo libro di oltre 400 pagine, ha voluto ignorare del tutto che, alla nascita di Alessandro, la famiglia Manzoni era lecchese da oltre 200 anni; che suo padre aveva sempre vissuto a Lecco (salvo alcuni mesi invernali passati a Milano); che lo stesso Alessandro aveva passato a Lecco tutti gli anni dell’infanzia, gran parte di quelli dell’adolescenza e, da adulto e fino al 1818, molte delle vacanze autunnali (allora erano lunghe).
Ginzburg ha nascosto che Alessandro, alla morte del padre divenuto il primo proprietario per censo di Lecco, aveva tenuto con la città stretti rapporti di relazione sociale ed economica, divenendone anche Rappresentante ufficiale (un po’ un Suo collega, Sindaco). Aveva avuto strettissimi rapporti con figure rappresentative della Lecco napoleonica, come Francesco Ticozzi, uno dei primi nella Repubblica Cisalpina e poi, per anni, Prefetto del Regno d’Italia; e molti altri, che ora non importa ricordare.
Dei Promessi Sposi, Ginzburg fa nel suo libro due o tre brevissimi cenni, sottacendo che gran parte del romanzo si svolge a Lecco. Che a Lecco sorge un grande monumento a Manzoni, voluto fortemente dall’Abate Stoppani, a testimonianza del legame stretto tra Lecco e il suo Poeta.

Abbiamo ritenuto opportuno che si avviasse una critica seria sul libro di Ginzburg, rompendo il comodo conformismo di ossequio verso una scrittrice (certo di talento) che in quell’opera ha però dato veramente poco di interessante e di formativo, soprattutto sui rapporti tra Manzoni e la città che Lei, Signor Sindaco, rappresenta.

La Giunta si sveglia
La nostra nota, letta dagli Assessori nel pomeriggio di ieri, ha fatto svegliare la Giunta, che si è ricordata improvvisamente di rappresentare la città di Manzoni. Verso le 20:00, sul sito del Comune è apparso il Comunicato Stampa “Tanti auguri Alessandro Manzoni”, ripreso immediatamente da molte testate locali, tra cui Resegoneonline.
Lei certo non lo ha letto prima che venisse reso pubblico — ne avrebbe sicuramente impedito la diffusione! Per Sua comodità, lo riportiamo integralmente perché Lei, e tutti gli interessati, possano rendersi conto direttamente di come i suoi Assessori concepiscono la cultura della città.

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Titolo:
« Tanti auguri Alessandro Manzoni! 232 candeline ai piedi grande scrittore: il compleanno diventa “Pop”».

Testo:
«Una festa insolita, informale e “pop” per il 232° compleanno di Alessandro Manzoni. Gli assessori alla cultura e al patrimonio del Comune di Lecco, Simona Piazza e Corrado Valsecchi con i colleghi Francesca Bonacina, Gaia Bolognini, Ezio Venturini, Stafano Gheza e Salvatore Rizzolino, hanno scelto di ricordare la data con una torta portata ai piedi della statua dell’illustre concittadino.
“Abbiamo voluto dare un taglio più giovane alla ricorrenza – spiega Piazza – perché tra i nostri intenti c’è quello di far riscoprire e apprezzare Alessandro Manzoni e le sue opere alle giovani generazioni, che sempre più si stanno purtroppo allontanando da temi culturali e letterari.
Spiegare i Promessi Sposi solo sui banchi di scuola non sempre cattura la giusta attenzione dei ragazzi, che hanno bisogno anche di stimoli più vicini al loro linguaggio.
È quanto stiamo proponendo ad esempio grazie agli appuntamenti sempre più “freschi” del festival Lecco Città dei Promessi Sposi, in un’ottica sempre più condivisa tra cultura e turismo”. Ed è bastato stare qualche minuto intorno alla statua per incuriosire turisti e passanti, che si sono aggiunti alla foto di gruppo.
“La location di questo compleanno non poteva che essere la statua dedicata ad Alessandro Manzoni – aggiunge Valsecchi – Statua che grazie alla collaborazione tra pubblico e provato è tornata a risplendere. Checché se ne dica, questa Amministrazione ha a cura il proprio patrimonio artistico e culturale. Dopo Manzoni, tra poco prenderanno infatti il via i lavori di restauro del Monumento ai Caduti”.»
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Il testo del comunicato è accompagnato da una grande foto. A buio incombente (sono già accesi i lampioni), davanti alla statua di Manzoni, c’è un gruppo di 12 persone che guarda sorridendo l’obiettivo.
Tra queste, vi sono 7 dei suoi 9 Assessori (le altre 5 persone – ce lo dice il Comunicato – sono passanti e turisti “incuriositi” “che si sono aggiunti alla foto di gruppo”.
L’Assessore Piazza tiene tra le mani quella che il Comunicato asserisce essere una torta (ci sembra sia una crostatina, di quelle basse basse, da 20 centimetri), con un “232”, formato da quei numeretti di plastica, che si mettono sulle torte di compleanno.
L’altro ideatore della “festa”, l’Assessore Valsecchi, è disinvoltamente accovacciato e ha un sorriso smagliante.
Ho fatto vedere la foto alla nipote dodicenne di un amico che era venuto a trovarmi. Mi ha detto ridendo: «Sono carinissimi. Fanno tanta tenerezza!»

È vero, fanno tenerezza!
Certo, è seccante per l’Assessore Piazza che ancora una volta sia il nostro Centro Studi a ricordare all’Amministrazione di Lecco le ricorrenze importanti per la memoria di Manzoni e dell’Abate Stoppani. Che scompiglio! Che agitazione lo scorso ottobre, quando siamo dovuti intervenire noi a ricordare alla città che l’11 ricorreva il 125º dell’inaugurazione del monumento a Manzoni!
E ora, dopo cinque mesi, siamo da capo! È ancora il Centro Studi Abate Stoppani che rimedia all’inettitudine della Giunta nella memoria al suo più illustre cittadino!

Signor Sindaco,
mi rendo conto che la Sua non è un’attività facile. Ci sono già tante questioni serie! Ma certo, quando ci si mettono anche sette Assessori su nove a comportarsi come ragazzini alla prima uscita serale senza la mamma, è un bel problema!
Ma via, poteva andarLe molto peggio. In fondo non hanno commesso alcun reato, se non quello di attentato alla maturità e al senso del ridicolo. E in più, Lei si trova nell’invidiabile posizione di giudicare dei rei confessi.

Con il Comunicato Stampa, i sette Assessori hanno infatti confessato, e sottoscritto con nome e cognome:

1. di non avere fatto nulla, fino a sera del 7, per ricordare alla città l’anniversario di Manzoni;
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2. di ritenere che quella foto di gruppo, inventata lì per lì (immaginiamo con il rigurgito, per avere fatto ancora una volta la figura degli sprovveduti incompetenti); condotta alla chetichella, al buio, sia un modo maturo ed efficace per celebrare l’anniversario della nascita di Manzoni;
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3. di essere convinti che la riunione di sette Assessori, organizzata dieci minuti prima dello svolgimento; comunicata a nessuno; vissuta e vista da nessuno, con nessuna documentazione, farà «riscoprire e apprezzare Alessandro Manzoni e le sue opere alle giovani generazioni» e servirà a dare agli studenti «stimoli più vicini al loro linguaggio».

Lei Signor Sindaco, ha gioco facile. Non dovrà condurre nessuna inchiesta conoscitiva. È stato tutto ingenuamente dichiarato e confermato dai Suoi Assessori. È vero, però, che la città non ne esce molto bene.

Signor Sindaco,
Lei ci dirà: che posso fare? Francamente non lo so, non mi intendo molto di gestione degli Assessori. Se fossi un politico e facessi parte dell’opposizione, Le direi chiaro e forte: «Li mandi tutti e sette a casa!»
Ma né sono un politico né mi riconosco nell’opposizione. Sono solo un modesto ricercatore di vicende, che compiono oltre 150 anni, amante della “verità”. Su questo ho un pochino di esperienza e Le do quindi un suggerimento. Ma serio, non da Assessore in “festa”.

7 e 8 marzo 2018. Lecco, città di Manzoni, per la dignità e il rispetto della donna.

Per il prossimo anniversario della nascita di Manzoni, per il prossimo 7 marzo 2018, faccia studiare dagli storici e dai creativi della città (ne avete di valore) un progetto che sappia declinare l’anniversario di Manzoni con le problematiche del mondo femminile di cui, il giorno dopo, 8 marzo, si celebra in tutto il mondo la giornata di memoria e di sensibilizzazione.

A dispetto di Ginzburg, e del suo “La famiglia Manzoni”, Le dico che di tutti gli scrittori italiani del nostro tempo, Manzoni è quello che ha saputo, con maggiore sensibilità e con maggiore arte, mettere in luce il mondo femminile, in tutte le sue sfaccettature.
Ne “I Promessi Sposi” c’è una miniera di riflessioni serie, molto acute sul mondo femminile, sulla donna, sulle donne. Sulla violenza fisica o psicologica di cui sono spesso vittime e anche complici. Ma anche sulla grande capacità che hanno di rappresentare la speranza del futuro. Perché da loro è la vita e per loro si vive.

Faccia di queste due giornate un evento unico, importante, al quale chiamare le migliori menti d’Italia, nel quale trattare, alla luce del pensiero di Manzoni, un tema specifico, legato al mondo della donna. Ne faccia un evento di “festa”, ma di festa vera, quella della cultura, non del balbettio adolescenziale con cui i Suoi sette Assessori della tortina pretendono di occupare la scena.
E ogni anno a venire, scelga un tema nuovo. E ponga con coraggio – come già fece l’Abate Stoppani con il progetto del Monumento a Manzoni – Lecco al centro della cultura nazionale. Faccia questo e noi saremo a Sua disposizione, come sempre.

Ci pensi Sindaco. Anziché mandarli a casa, punisca i suoi sette Assessori festaioli, mettendoli al lavoro su un progetto così bello. Vedrà che qualche cosa di buono, per la cultura di Lecco, combineranno anche loro. Feste permettendo!

Cordiali saluti
Fabio Stoppani
Centro Studi Abate Stoppani

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