25 ottobre 2015
Partecipata cerimonia per il restauro del Monumento in Lecco all’Abate Stoppani.
Il Monumento in Lecco all’Abate Stoppani fu inaugurato il 25 settembre 1927. La statua è opera dello scultore milanese Michele Vedani mentre il basamento è dell’architetto MIno Fiocchi. Ricordiamo qui solo di sfuggita che Vedani fu molto vicino, per ragioni di vita più che di adesione spirituale, all’ambiente rosminiano di Milano e che ciò indubbiamente contò quando venne scelto l’artista cui affidare la realizzazione della statua.
Domenica 25 ottobre 2015, in Lecco, si è svolta la cerimonia pubblica per il completamento del restauro del Monumento all’Abate Antonio Stoppani, la cui prima inaugurazione venne celebrata 88 anni fa, il 25 ottobre 1927.
L’ampio restauro (diretto dall’Arch. Elena Bianchi e realizzato per la parte artistica dal Maestro Giacomo Luzzana) è stato promosso e organizzato dall’Associazione “Appello per Lecco” che, con il Patrocinio del Comune di Lecco, ha catalizzato attorno al progetto il contributo economico di imprese del territorio, l’apporto di competenze professionali, il sostegno delle organizzazioni imprenditoriali della città, la partecipazione della cittadinanza.
Il nostro Centro Studi ha collaborato con l’iniziativa in diverse forme, tutte collegate agli aspetti culturali.
Ha elaborato lo schema dei contenuti e degli strumenti per la comunicazione del ciclo di conferenze pubbliche che si sono tenute in Lecco nell’aprile 2014 sulla figura e l’opera dell’Abate Stoppani.
Per la medesima occasione ha tenuto due conferenze pubbliche, nella seconda delle quali ha favorito e coordinato anche la conferenza del Prof. Tadini del Centro Internazionale di Studi Rosminiani di Stresa.
Per la cerimonia dell’avvenuto restauro il nostro Centro Studi ha ideato i due manifesti informativi della manifestazione; ha distribuito nel corso della cerimonia un comunicato stampa sui rapporti tra l’Abate Stoppani e Lecco (vedi xxx); il suo Presidente Fabio Stoppani ha pronunciato un breve discorso sul medesimo tema (vedi più sotto).
Una seconda inaugurazione
Dopo la prima del 25 settembre 1927, quella di domenica 25 ottobre 2015 – per gli importanti lavori di restauro – può essere definita una seconda inaugurazione del Monumento a Stoppani.
La cerimonia si è svolta in Lecco in due tempi. Di fronte alla casa natale di Antonio Stoppani (Piazza XX Settembre 48) è stata deposta una corona d’alloro. Si è poi formato un folto corteo, con alla testa la Banda Musicale Manzoni, che è confluito in Piazza Stoppani.
Qui, di fronte allo splendido scenario del Lario, sono stati svolti alcuni discorsi che hanno illustrato la personalità dell’Abate Stoppani, sia come scienziato sia come cittadino. Hanno inoltre richiamato l’attenzione sull’importanza che la memoria delle personalità del passato siano mantenute vive, a ispirazione per le nostre scelte future.
Parole di incoraggiamento
Il Prevosto Franco Cecchin ha benedetto la cerimonia e ha rivolto alla folla disposta in Piazza Stoppani parole chiare: «Questo monumento a don Antonio Stoppani uno dei cittadini più illustri di Lecco e uno degli italiani più acuti e profondi in tanti ambiti della scienza e del sapere, deve servire di sprone a costruire un più ampio futuro valorizzando le migliori radici della città. È tempo di impegnarsi per una nuova fase della vita cittadina, complessa ma piena di promesse positive.»
Il rappresentante della città
Il Sindaco Virginio Brivio, a sua volta, ha esortato gli astanti a «considerare con attenzione il patrimonio culturale presente nell’opera dell’Abate Stoppani. È un lascito di grande attualità che la città deve considerare come base per l’elaborazione di un nuovo periodo del proprio sviluppo. Il restauro del monumento a Stoppani è anche un simbolo dei risultati positivi cui può portare la sinergia tra il civismo privato e l’azione dell’amministrazione comunale.»
Le opere di restauro
Gli aspetti tecnici sono stati illustrati dal direttore dei lavori, l’Arch. Elena Bianchi: «L’intervento conservativo è stato notevole: è stata restaurata l’intera esedra che circonda il monumento, con la revisione delle parti sommitali e delle lesene; riportati a dignità estetica i vasconi lungo la parete. Le fontane, a lungo tenute a riposo, sono state rimesse in funzione sia con il ripristino delle parti idrauliche sia mediante l’impermeabilizzazione delle vasche. Un nuovo impianto di illuminazione, infine, porta nuovamente la luce all’interno delle vasche, aggiunge un fascio di luci lungo la parete di fondo e illumina il monumento, assicurando una suggestiva visione dell’intero monumento anche nelle ore notturne.»
Il lascito culturale dell’Abate Stoppani
Ha concluso i discorsi Fabio Stoppani, Presidente del Centro Studi Abate Stoppani, richiamando l’azione innovativa dell’Abate nei diversi ambiti delle scienze della natura e proponendo alla città di Lecco una riflessione sull’opportunità di raccogliere il pensiero del suo cittadino come una delle leve per posizionare Lecco a un livello alto della cultura italiana ed europea:
«Antonio Stoppani è stato il primo naturalista a descrivere in forma compiuta la realtà geologica della Lombardia. In essa egli vedeva un vero museo all’aria aperta, ripieno di documenti naturalistici, nel quale è possibile leggere gli ultimi 200 milioni di anni della vita del globo. A partire dalle elaborazioni di Stoppani, Lecco può aspirare a divenire un centro di attrazione internazionale per studiosi dei fenomeni della natura a tutti i livelli.
L’Abate Stoppani è stato sostenitore instancabile di una moderna carta geologica, simbolo di una consapevole politica ambientale al servizio della collettività. Ha sostenuto una vera battaglia contro la burocrazia perché questo aspetto della ricerca geologica fosse gestito dalle forze vicine al territorio, contro gli appetiti accentratori dell’esecutivo.
A partire da questo impegno scientifico-sociale, e grazie alle proprie straordinarie realtà naturalistiche, Lecco può a ragione aspirare a divenire un centro di elaborazione e sviluppo delle politiche di intervento sul territorio nel nostro paese.
L’Abate Stoppani è stato il primo e il più acuto geologo in Italia a sviluppare ampie ricerche sulle risorse energetiche nel nostro paese, in alternativa a legna e carbone. È stato il precursore delle ricerche petrolifere sul campo e delle tecniche di estrazione. Ha sostenuto, primo geologo al mondo, la teoria abiotica dell’origine del petrolio, oggi di grandissima attualità. Per l’Abate il petrolio era una risorsa rinnovabile, che avrebbe potuto assicurare l’autonomia energetica alla nuova Italia, una risorsa ‘pulita’ rispetto alla vandalica distruzione indiscriminata del patrimomnio boschivo che caratterizzò i primi decenni del nuovo regno d’Italia.
Nel suo nome e sul concetto di rinnovabilità delle risorse come elemento portante di una sana economia dell’energia, Lecco può aspirare a farsi centro di studi e di riflessioni su questo importante fronte della vita economica e del futuro del paese.
Nella sua attività l’Abate Stoppani è stato sempre sostenuto da una famiglia attenta alla cultura e ai suoi riflessi sociali, tipica espressione della nuova Italia risorgimentale. Oggi deve essere l’intera cittadinanza di Lecco a sentirsi e costituirsi come sua famiglia collettiva, in grado di raccoglierne l’eredità, verso nuovi impegnativi traguardi.»
Comunicato diffuso prima della manifestazione alla stampa e ai cittadini nel corso della cerimonia per la seconda inaugurazione del Monumento all’Abate Stoppani.
I ringraziamenti agli sponsor e ai collaboratori
In conclusione della manifestazione sono stati ringraziati le Istituzioni cittadine e imprenditoriali, gli sponsor e le figure professionali che hanno contribuito alla realizzazione del restauro: Comune di Lecco • Camera di Commercio di Lecco • Confcommercio Lecco • Unione industriali di Lecco • Arch. Chiara Rostagno • Arch. Elena Bianchi • Luzzana Restauri Srl • Marco Cariboni • Famiglia Stoppani • Famiglia Fiocchi • Società Fiocchi Munizioni • Impianti Elettrici Enrico Gianola Sas • Impresa Chissotti Luigi Srl • Costruzioni Colombo Lilliano Srl • Idraulica Giuliano Dell’Oro • Società Galbiati di Oggiono • È Luce Srl • Centro Studi Abate Stoppani • Associazione Amici dei Musei di Lecco • Società Mapei • Ass. Il Bel Paese di Valmadrera • Matteo Locatelli • Eusider SpA • Carlo Fezzi • Chiosco da Fritz • I commercianti del lungolago che hanno aderito con un contributo • I volontari dell’associazione Appello per Lecco.